lunedì 30 giugno 2014

Pesciolini fritti con røsti


Pesciolini fritti, ovvero sardine e latterini fritti accompagnati da røsti. Una variante nobile del fish and chips. Oggi è venuto  pranzo mio figlio Simone e volevo fare qualcosa di appetitoso e semplice senza ripiegare troppo sugli standard tipo cotoletta e patatine. Allora, questa roba é molto semplice basta comprare 4/5 etti di Latterini e 1/2 kilo di Sarde e poi un sacchetto di rosti surgelati. I rosti si mettono in forno a 220 ℃ per 25 minuti girandolo a metà cottura, ed è fatto.
Per i pesciolini é un po' più complicato ma non tanto. I latterini basta sciacquarli e una volta asciutti e infarinati si friggono in 5 minuti. Le sarde vanno eviscerare e lavate, no spinate.Si infarinano pure esse e friggono in pochi minuti. In mezz'oretta si fa tutto. Normalmente nei latterini si trovano dei gamberetti molto piccoli, non li buttate, una volta fritti sono molto croccanti e diventano rossi. Per contorno ulteriore cornetti lessati conditi con aglio olio e aceto. Un pranzo domenicale di tutto rispetto. 

domenica 29 giugno 2014

Nervetti con la cipolla ( esselunga )

In realtà il sapore predominante è quello del sedano. Sono i classici nervetti, anche se ormai è un piatto assolutamente estraneo alle nostre tavole dalle quali sono stati epurati tutti quei piatti che contengono interiora, cartilagini, sangue, cotenne e per buona pace dei vegetariani a cui va il mio massimo rispetto, le carni con moderazione.
I nervetti sono le parti molli dei piedi e della testa e mucillagginose, i tendini. Visto che prepararli è abbastanza complicato consiglio di provare questi che sono già pronti e discretamente saporiti. Se poi vi piacciono e desiderate cucinarli da voi e saperne di più ecco un link con ricette e varie informazioni: http://cibo360.it/cucina/mondo/nervetti.htm
L'articolo è piuttosto critico con i nervetti già preparati, ma io sono dell'avviso che si può sempre provare e di sostanze poco sane  ne mangiamo tantissime senza neanche saperlo ... e poi chi se ne frega ognuno può scegliere come gli pare.

mercoledì 25 giugno 2014

Linguine coi porri


Ingredienti abbastanza comuni: un porro di medie dimensioni, uno spicchio d'aglio, prezzemolo un piccolo mazzetto, olio xvd'o, pistacchi e mezzo limone.
Tagliato a rotelline il porro si fa soffriggere in poco olio assieme all'aglio grattugiato, avendo l'accortezza di mettere un coperchio quasi subito sulla pentola per mantenere l'umidità e non farlo friggere. In circa 15 minuti è cotto. Una volta preparate al dente le linguine, circa 180 grammi per due persone, si scolano e rovesciano nella pentola coi porri e si fanno saltare aggiungendo alla fine il prezzemolo tritato, i pistacchi tritati e il succo di mezzo limone strizzato. Sono linguine perché quelle c'erano in casa, vano benissimo anche gli spaghetti. Io escluderei la pasta corta, forse si può tentare coi fusilli. Fatemi sapere.

lunedì 23 giugno 2014

Carré d'agnello

La ricetta è uguale alle costolette d'agnello , L'unica variante sta nel fatto che si compra un carré cioè le costine sono ancora tutte attaccate fra di loro.
Con un coltello affilato si taglia la carne fra le coste ma senza staccare l'osso, in questo modo si abbrevia la cottura e si permette anche alla parte interna di dorarsi. I tempi di cottura sono un poco più lunghi, direi ulteriori quindici minuti. Si deve avere l'accortezza di far appoggiare sul fondo della pirofila le punte delle costole e le ossa dorsali in modo che la carne non entra in contatto con il grasso che si scioglie durante la cottura, così si ottiene una carne particolarmente sgrassata.
L'effetto è decisamente più scenografico come si vede anche dalla foto.

venerdì 20 giugno 2014

Poormanger (patate farcite)

Sono a Torino per qualche giorno di vacanza, non cucino e vado fuori a cena. Passeggiando e del tutto casualmente ho trovato questo posto: Poormanger, un posto molto semplice e schietto dove si può mangiare piatti veloci e zuppe a prezzi molto ragionevoli a base di verdure, legumi, formaggi e salumi, ma la pietanza che merita davvero un viaggio sono le patate farcire. Si tratta di una patata di grandi dimensioni, c.a. 350 gr. della varietà Monalisa che viene cotta in un forno per circa due ore, dopodiché si apre in due e una volta schiacciata la pasta farinosa e spruzzata con olio xvd'o si farcisce nelle maniere più varie. Io ho provato quella con: salmone marinato, yogurt ed erba cipollina. Veramente squisita la pasta gialla e dolce della patata calda 
amalgama i sapori ed esalta il salmone. L'altra farcitura che ho provato è stata: lardo, tomino e rucola. Anche in questo caso, risultato entusiasmante. Il tomino si fonde e fila assieme al lardo che diventa lievemente trasparente. Ci sono andato due volte. Servono anche due birre artigianali alla spina. Diciamo che si tratta di un ristorante abbastanza informale ma piacevole ed efficace.
La patata col salmone costa sei euro, mentre quella con il lardo cinque e cinquanta. 
Sono in Via Maria Vittoria 32\d a Torino
Valerio 3337442290
Marco 3889426771


mercoledì 18 giugno 2014

Sardine al forno

Lavare, spinare e asciugare  un chilo di sardine, che siano fresche è abbastanza ovvio. In una pirofila da forno si versa un filo d'olio e si depone il primo strato di sardine, le si ricopre con: pan grattato, origano, un pizzico di sale, una spruzzata di limone e un filo d'olio d'oliva extra vergine. Così fino ad esaurimento delle sardine, come ultimo strato si conclude con il pan grattato un po più abbondante  dei precedenti strati. In fine si inforna a 180 °C nel forno preriscaldato.
Dovrebbero bastare 25 minuti, comunque quando in superficie si forma una crosticina sono cotte.
Consiglio un contorno di insalata e un vino  fresco.
Ovviamente lo sbattimento di questa ricetta sta nella pulizia del pesce, se riuscite a impietosire  un commensale e lo esentate dal lavare i piatti lo scambio sarà equo.

lunedì 16 giugno 2014

I croissants di Picard

Vengono davvero bene, non so come fanno e vi risparmio la composizione ma il risultato è assolutamente convincente, sono meglio di quelle che vengono servite nei bar milanesi alla mattina.
Il prodotto è congelato, e venduto in confezioni da sei pezzi per 2 euro e 90 centesimi. L'immagine sulla confezione se confrontata con il risultato è addirittura meno bella della realtà, caso abbastanza anomalo, e il prodotto prima della cottura è identico alla foto sulla confezione. Non sono un esperto della normativa sulla rappresentazione dei prodotti sulle confezioni ma credo che in Francia preveda l'utilizzo esclusivo del prodotto stesso.
Le istruzioni sono semplici ed efficaci e le raccomandazioni essenziali.
Si estraggono i croissants dala busta, si adagiano su una piastra da forno e si infornano a 200 C° per 25 minuti. Dopo circa 1/2 ora a temperatura ambiente si possono mangiare.
Trovo abbastanza disgustoso, al mattino quando si entra in metropolitana sentire l'odore di croissants appena sfornati che in teoria dovrebbe essere un buon odore ma in pratica fa schifo.
PS ci sono anche dei bar in cui vengono serviti croissants freschi e non quelli congelati e cotti sul posto al momento, uno di questi è l'Antica pasticceria Passerini in via Spadari , dove per un'euro e venti si mangiano dei deliziosi croissant e con il solito euro si prende il caffè.