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giovedì 2 giugno 2016

Pancake

 La fabbricazione dei pancakes è semplice, veloce e da soddisfazione.
Gli ingredienti sono comuni e facilmente reperibili. Per farne sette di circa quindici centimetri di diametro: 1/2 bustina di lievito vanigliato, un cucchiaio di zucchero semolato, sei cucchiai di farina 00, un uovo, un pizzico di sale, un bicchiere di latte fresco. In quest'ordine si mette tutto in una tazza e con la frusta si amalgama il composto. Si scalda una padella antiaderente a fuoco moderato e si versa il preparato facendolo espandere col dorso del mestolino. Due minuti su un lato e due sull'altro ed è pronto il primo ... Si possono mangiare subito così sono tiepidi.
Io li condisco con la melassa di canna, ma potete metterci tutto quello che vi pare, la ricetta ufficiale prevede lo sciroppo d'acero, ma costa un botto, qualche volta lo compro ma anche il miele d'acacia è ottimo.


sabato 14 maggio 2016

My porridge

Questa mattina ho condotto un piccolo esperimento. E' quasi un'abitudine, per colazione preparare il porridge, ma stamattina ero in vena di esperimenti e alla solita ricetta base ho aggiunto la cannella e alcuni semi di finocchietto selvatico.
Come si fa il porridge. Almeno come lo faccio io.
Prendo un paio di manciate d'avena in fiocchi grandi, una tazzina da caffè di uvetta, un bicchiere di latte, uno di acqua, un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero di canna; metto tutto in un pentolino a fuoco moderato e mescolando cuocio per circa dieci minuti.
In questo caso ho eliminato lo zucchero e ho aggiunto: cinque datteri denocciolati  e tagliati in quarti, un cucchiaino di cannella e una decina di semi di finocchietto selvatico.
Tutto abbastanza normale fin che non capita di masticare il raro seme di finocchietto, a questo punto quella che era una colazione che sarebbe scivolata via senza infamia né lode trova un inceppo che gradevolmente pone un accento, quasi un intoppo che distoglie dai soliti pensieri.
Non pensavo che  quel piccolo seme creasse un tale monopolio.

sabato 9 aprile 2016

Tarte Tatin





La tarte tatin è una delle mie torte preferite dopo la Pastiera di riso, ma è anche quella che faccio più spesso perchè la Pastiera solo a Pasqua. Facile veloce ed economica, buona e finisce subito. Due mele Renette, tre cucchiai di zucchero 2 noci di burro un cucchiaino di di cannella in polvere e un rotolo di pasta sfoglia surgelata. Non uso la pasta brisè perchè non mi piace molto. Preferisco l'ariosità della sfoglia. La compro, non la so fare e poi ci vuole troppo tempo. Nella casseruola si mette una noce di burro e la si spalma sul fondo, si cosparge con lo zucchero. Pelate e tagliate in ottavi le mele si dispongono sopra lo zucchero, il burro a fiocchetti e la cannella in polvere e si accende il fuoco. Sfrigolando si scioglie lo zucchero e le mele cominciano a cuocere e dopo un po lo zucchero si caramella, diventa marrone e si spande il profumo del croccante e la cannella. Spegnere il fuoco, togliere la casseruola dal fornello, aspettare qualche minuto e stendere la pasta sopra le mele. In forno a 200° per un quarto d'ora più o meno ed è pronta.Si rovescia su un piatto, da calda se no lo zucchero si solidifica e rimane nella casseruola. Si può guarnire con la panna montata. 

Quando stendo la sfoglia ne lascio un pochino per rinforzare il centro della torta

lunedì 16 giugno 2014

I croissants di Picard

Vengono davvero bene, non so come fanno e vi risparmio la composizione ma il risultato è assolutamente convincente, sono meglio di quelle che vengono servite nei bar milanesi alla mattina.
Il prodotto è congelato, e venduto in confezioni da sei pezzi per 2 euro e 90 centesimi. L'immagine sulla confezione se confrontata con il risultato è addirittura meno bella della realtà, caso abbastanza anomalo, e il prodotto prima della cottura è identico alla foto sulla confezione. Non sono un esperto della normativa sulla rappresentazione dei prodotti sulle confezioni ma credo che in Francia preveda l'utilizzo esclusivo del prodotto stesso.
Le istruzioni sono semplici ed efficaci e le raccomandazioni essenziali.
Si estraggono i croissants dala busta, si adagiano su una piastra da forno e si infornano a 200 C° per 25 minuti. Dopo circa 1/2 ora a temperatura ambiente si possono mangiare.
Trovo abbastanza disgustoso, al mattino quando si entra in metropolitana sentire l'odore di croissants appena sfornati che in teoria dovrebbe essere un buon odore ma in pratica fa schifo.
PS ci sono anche dei bar in cui vengono serviti croissants freschi e non quelli congelati e cotti sul posto al momento, uno di questi è l'Antica pasticceria Passerini in via Spadari , dove per un'euro e venti si mangiano dei deliziosi croissant e con il solito euro si prende il caffè.



giovedì 14 novembre 2013

Castagnaccio

Farina di castagne 400 gr. -Acqua 600 ml -un pizzico di sale -80 gr. di uvetta -30 gr. di pinoli
-un mazzetto di rosmarino -olio evd'oliva qb -pan grattato -un cucchiaino di zucchero.
Miscelare l'acqua con la farina di castagne, la consistenza deve essere molto morbida, come lo yogurt magro. Si aggiunge il sale, lo zucchero, 1/4 dell'uvetta e metà dei pinoli.
In una casseruola bassa unta d'olio si cosparge di pan grattato uniformemente, quello in eccesso si butta. Versare il composto delicatamente per non rovinare la foderatura col pan grattato, cospargere con l'uvetta e i pinoli rimasti e il rosmarino. Alla fine mettere un filo d'olio evd'oliva sulla superficie.
Si inforna per 1/2 ora a 200°. La prova che è cotto si ha quando è tutto screpolato e di un bel marrone intenso. Lasciatelo raffreddare in forno.

domenica 31 marzo 2013

Pastiera di riso

Come sempre a Pasqua faccio la pastiera di riso, sono ormai il depositario della tradizione di famiglia. Quest'anno ho scoperto anche di essere stato l'unico, comprese zie e cugine ad averla fatta. Loro si sono convertite alla piu nota e blasonata pastiera napoletana, per intenderci quella col grano, l'acqua di fiori d'arancio, la ricotta i canditi e la pasta frolla.
In effetti la mia è sconosciuta al grande pubblico e non si tratta di una variante a quella napoletana.
Non so da dove provenga e quale sia la diffusione geografica ma la mia si prepara da tempi immemorabili sull' appennino campano nella zona del Matese.
Gli ingredienti sono molto semplici e l'unica nota esotica è data dalla presenza della cannella.
Per due pastiere di media dimensione, tipo crostata per sei persone:
500 gr. di riso tipo Roma
1 lt. di latte
1 lt. d'acqua
10 uova + 2
400 gr. di zucchero + un cucchiaio
400 gr di farina 00
2 cucchiaini di sale
2 stecche di cannella
10 gr di cannella in polvere
2 cucchiai d'olio.

Per la preparazione del ripieno si mette a scuocere il riso con il latte, l'acqua, il sale e le due stecche di cannella. Quando bolle si continua a mescolare in modo che non si attacchi al fondo e in circa un'ora si dovrebbe ottenere una specie di risotto molto appiccicoso e scotto, lo si travasa in una zuppiera e si fa raffreddare a temperatura ambiente.
A riso freddo si incorporano le 10 uova, 400 gr. di zucchero e i 10 gr. di cannella ottenendo un impasto mollo ma non liquido.
In un'impastatrice si versano i 400 gr. di farina con le 2 uova un pizzico di sale due cucchiai d'olio evd'o e un cucchiaio di zucchero e un poco d'acqua.  Si impasta a bassa velocità fino ad ottenere una palla elastica  ma cedevole, si corregge la consistenza aggiungendo acqua o farina. Si pone su una spianatoia infarinata e si stende come per fare le tagliatelle.
Si divide in due parti, questa quantità serve per due pastiere, e si dispone in due pirofile infarinate. Nel catino che si forma si riempie con il riso, si rimbocca la sfoglia e si chiude con delle striscioline di pasta.
ATTENZIONE, infornare a circa 200 gradi con forno ventilato per circa 30 minuti ma appena si colora la pasta passare a forno statico per altri 20 minuti, l'interno deve cuocere con calma. In circa un'ora è cotta. Si lascia raffreddare in forno.
Si deve consumare il giorno successivo e comunque mai prima di Pasqua, altrimenti c'è dentro il SERPENTE, che nella piccola cosmogonia di mia nonna Maria Domenica è niente_popò_di_meno che il Demonio.
Buona Pasqua a tutti.

sabato 2 marzo 2013

Muffins

Questa è la ricetta per come mi è stata passata da mia cugina, mi sono preso la libertà di non metterci le banane e i mirtilli, mi sono stati forniti anche i misurini che le massaie americane adoperano in cucina.
I am writing the muffins recipe, the only difference is the measuring system.
Ingredients:
1 1/2 cups of all-purpose flour
1 teaspoon  baking powder
1 teaspoon baking soda
1/2 teaspoon salt
3 large bananas, mashed
3/4 cup white sugar
1 egg
1/3 cup butter,melted
1 Preheat oven to 350 .Coat muffins pans with non-stick spray or use paper liners.Sift together the flour baking powder,
baking soda and salt, set aside.
2 combine bananas,sugar ,egg and melted butter in a large bowl.Fold in flour mixture and mix until smooth(if you want to
this is the time to add a cup of blueberries.
Scoop into muffins pans,Bake for 20 to 25 minutes. Muffins will spring back when lightly tapped.

Questi sono i misurini più o meno standard usati in USA per gli ingredienti in cucina, si va dal più piccolo che corrisponde a circa 1/2 cucchiaino da te al più grande che è circa una tazza da te. Al loro interno, i più grandi sono suddivisi in mezzi e terzi.
Sul manico c'è la corrispondenza in ml. è abbastanza pratico.



martedì 1 gennaio 2013

Auandi

La zia, Si chiama Vera è una vera zia.
Ieri ha fatto gli struffoli e siccome si parlava di auandi già che c'era me ne ha fatti un po.
E' un dolce che si fa per carnevale, ma siccome è lo stesso impasto degli struffoli e ce l'aveva pronto me li ha fatti seppur contravvenendo alle regole.
Per l'impasto e gli ingredienti si veda gli struffoli.
Però poi invece che fare delle palline si spiana e si realizzano delle striscioline lunghe circa cinquanta centimetri e larghe un dito, si fanno girare un paio di volte intorno alla mano e si chiudono con un nodo lasco. La foto lo spiega meglio.
Si fanno friggere in abbondante olio bollente, si scolano e sono pronti.
Si può cospargerli di zucchero a velo. Io preferisco di no.
Mi raccomando, per carnevale.

martedì 4 dicembre 2012

Struffoli

Io li faccio rigorosamente solo per Natale, ho imparato da mia nonna e da qualche tempo mi tocca farli per tutta la famiglia. Ormai si trovano tutto l'anno nelle pasticcerie napoletane, ma non capisco perché con tutti i dolci generici che ci sono disponibili non si possa aspettare Natale per mangiare gli struffoli. Questo vale anche per il panettone, la pastiera e altri dolci dedicati a festività specifiche.
Gli struffoli sono per Natale.
1/2 Kg. (17,5 Oz) di farina di grano tenero
N° 4 uova intere
N° 2 tuorli d'uovo
50 gr (1,75 Oz) di burro
1 cucchiaino di zucchero + 2 cucchiai.
1 pizzico di sale
La buccia di un limone
250 gr ( 9 Oz) di miele
Olio di semi di arachide per friggere
Canditi di cedro, zuccherini alla cannella e zuccherini colorati.
Si impasta  la farina con tutte le uova, sia intere che i tuorli, il cucchiaino di zucchero, il sale il burro e la buccia di limone grattugiata.
Si stende una sfoglia di circa 1 cm di spessore.
Si taglia la sfoglia in strisce di cirla 1 cm di larghezza, da cui ricavare dei pezzetti di circa 1 cm.
Con le mani si fanno delle palline, non è obbligatorio.
In una pentola abbastanza fonda si mette l'olio, circa un litro gli struffoli devono poter galleggiare.
Si friggono tutte le palline ricavare, un po per volta, sono cotte quando assumono un colore dorato,  scolatele con una schiumarola e depositatele su un foglio di carta da pane.
Una volta fritti gli struffoli, in un'ampia casseruola si mette il miele con  due cucchiai di zucchero.
Una volto sciolto il miele e lo zucchero si aggiungono gli struffoli e i canditi di cedro, mescolando delicatamente fate assorbire il miele.
Si rovescia  il composto su un piatto di portata e, con le mani bagnate date una forma di collinetta agli struffoli.
Attenzione, bagnatevi le mani altrimenti l'operazione potrebbe ustionarvi, se non volete rischiare potete usare un cucchiaio .
Ora cospargete la superficie con gli zuccherini colorati e quelli alla cannella.
Lasciate raffreddare per un giorno o due.
Si mangiano dalla vigilia di Natale.

venerdì 30 novembre 2012

Creme caramel

Mi è sempre sembrato una magia, non so era diverso da tutte le cose che normalmente mangiavo e un giorno ho anche scoperto che era facile da farsi.
Tre uova intere e due tuorli, mezzo litro di latte, cento gr. di zucchero e mezza stecca di vaniglia.


Quattro cucchiai di zucchero e tre d'acqua per il caramello.
Si aggiunge il latte leggermente bollito con la vaniglia e lascito riposare per un'oretta alle uova sbattute con lo zucchero  togliento la stecca di vaniglia
Si prepara il caramello. I quattro cucchiai di zucchero e i tre d'acqua in un pentolino a fuoco vivace, quando l'acqua comincia a soffriggere si abbassa il fuoco e quando lo zucchero si abbruna si versa in uno stampo da budino. Si versa nello stampo sul caramello il resto. In forno a bagnomaria a 180° per 40 minuti. Si fa raffreddare e si mette in frigo per un paio d'ore, sformate su un piatto abbastanza largo.











Buono è buono ma non è venuto bellissimo.