La ricetta è uguale alle costolette d'agnello , L'unica variante sta nel fatto che si compra un carré cioè le costine sono ancora tutte attaccate fra di loro.
Con un coltello affilato si taglia la carne fra le coste ma senza staccare l'osso, in questo modo si abbrevia la cottura e si permette anche alla parte interna di dorarsi. I tempi di cottura sono un poco più lunghi, direi ulteriori quindici minuti. Si deve avere l'accortezza di far appoggiare sul fondo della pirofila le punte delle costole e le ossa dorsali in modo che la carne non entra in contatto con il grasso che si scioglie durante la cottura, così si ottiene una carne particolarmente sgrassata.
L'effetto è decisamente più scenografico come si vede anche dalla foto.
lunedì 23 giugno 2014
venerdì 20 giugno 2014
Poormanger (patate farcite)
Sono a Torino per qualche giorno di vacanza, non cucino e vado fuori a cena. Passeggiando e del tutto casualmente ho trovato questo posto: Poormanger, un posto molto semplice e schietto dove si può mangiare piatti veloci e zuppe a prezzi molto ragionevoli a base di verdure, legumi, formaggi e salumi, ma la pietanza che merita davvero un viaggio sono le patate farcire. Si tratta di una patata di grandi dimensioni, c.a. 350 gr. della varietà Monalisa che viene cotta in un forno per circa due ore, dopodiché si apre in due e una volta schiacciata la pasta farinosa e spruzzata con olio xvd'o si farcisce nelle maniere più varie. Io ho provato quella con: salmone marinato, yogurt ed erba cipollina. Veramente squisita la pasta gialla e dolce della patata calda
amalgama i sapori ed esalta il salmone. L'altra farcitura che ho provato è stata: lardo, tomino e rucola. Anche in questo caso, risultato entusiasmante. Il tomino si fonde e fila assieme al lardo che diventa lievemente trasparente. Ci sono andato due volte. Servono anche due birre artigianali alla spina. Diciamo che si tratta di un ristorante abbastanza informale ma piacevole ed efficace.
La patata col salmone costa sei euro, mentre quella con il lardo cinque e cinquanta.
Sono in Via Maria Vittoria 32\d a Torino
Valerio 3337442290
Marco 3889426771
amalgama i sapori ed esalta il salmone. L'altra farcitura che ho provato è stata: lardo, tomino e rucola. Anche in questo caso, risultato entusiasmante. Il tomino si fonde e fila assieme al lardo che diventa lievemente trasparente. Ci sono andato due volte. Servono anche due birre artigianali alla spina. Diciamo che si tratta di un ristorante abbastanza informale ma piacevole ed efficace.
La patata col salmone costa sei euro, mentre quella con il lardo cinque e cinquanta.
Sono in Via Maria Vittoria 32\d a Torino
Valerio 3337442290
Marco 3889426771
mercoledì 18 giugno 2014
Sardine al forno
Lavare, spinare e asciugare un chilo di sardine, che siano fresche è abbastanza ovvio. In una pirofila da forno si versa un filo d'olio e si depone il primo strato di sardine, le si ricopre con: pan grattato, origano, un pizzico di sale, una spruzzata di limone e un filo d'olio d'oliva extra vergine. Così fino ad esaurimento delle sardine, come ultimo strato si conclude con il pan grattato un po più abbondante dei precedenti strati. In fine si inforna a 180 °C nel forno preriscaldato.
Dovrebbero bastare 25 minuti, comunque quando in superficie si forma una crosticina sono cotte.
Consiglio un contorno di insalata e un vino fresco.
Ovviamente lo sbattimento di questa ricetta sta nella pulizia del pesce, se riuscite a impietosire un commensale e lo esentate dal lavare i piatti lo scambio sarà equo.
Dovrebbero bastare 25 minuti, comunque quando in superficie si forma una crosticina sono cotte.
Consiglio un contorno di insalata e un vino fresco.
Ovviamente lo sbattimento di questa ricetta sta nella pulizia del pesce, se riuscite a impietosire un commensale e lo esentate dal lavare i piatti lo scambio sarà equo.
lunedì 16 giugno 2014
I croissants di Picard
Vengono davvero bene, non so come fanno e vi risparmio la composizione ma il risultato è assolutamente convincente, sono meglio di quelle che vengono servite nei bar milanesi alla mattina.
Il prodotto è congelato, e venduto in confezioni da sei pezzi per 2 euro e 90 centesimi. L'immagine sulla confezione se confrontata con il risultato è addirittura meno bella della realtà, caso abbastanza anomalo, e il prodotto prima della cottura è identico alla foto sulla confezione. Non sono un esperto della normativa sulla rappresentazione dei prodotti sulle confezioni ma credo che in Francia preveda l'utilizzo esclusivo del prodotto stesso.
Le istruzioni sono semplici ed efficaci e le raccomandazioni essenziali.
Si estraggono i croissants dala busta, si adagiano su una piastra da forno e si infornano a 200 C° per 25 minuti. Dopo circa 1/2 ora a temperatura ambiente si possono mangiare.
Trovo abbastanza disgustoso, al mattino quando si entra in metropolitana sentire l'odore di croissants appena sfornati che in teoria dovrebbe essere un buon odore ma in pratica fa schifo.
PS ci sono anche dei bar in cui vengono serviti croissants freschi e non quelli congelati e cotti sul posto al momento, uno di questi è l'Antica pasticceria Passerini in via Spadari , dove per un'euro e venti si mangiano dei deliziosi croissant e con il solito euro si prende il caffè.
Il prodotto è congelato, e venduto in confezioni da sei pezzi per 2 euro e 90 centesimi. L'immagine sulla confezione se confrontata con il risultato è addirittura meno bella della realtà, caso abbastanza anomalo, e il prodotto prima della cottura è identico alla foto sulla confezione. Non sono un esperto della normativa sulla rappresentazione dei prodotti sulle confezioni ma credo che in Francia preveda l'utilizzo esclusivo del prodotto stesso.
Le istruzioni sono semplici ed efficaci e le raccomandazioni essenziali.
Si estraggono i croissants dala busta, si adagiano su una piastra da forno e si infornano a 200 C° per 25 minuti. Dopo circa 1/2 ora a temperatura ambiente si possono mangiare.
Trovo abbastanza disgustoso, al mattino quando si entra in metropolitana sentire l'odore di croissants appena sfornati che in teoria dovrebbe essere un buon odore ma in pratica fa schifo.
PS ci sono anche dei bar in cui vengono serviti croissants freschi e non quelli congelati e cotti sul posto al momento, uno di questi è l'Antica pasticceria Passerini in via Spadari , dove per un'euro e venti si mangiano dei deliziosi croissant e con il solito euro si prende il caffè.
domenica 15 giugno 2014
Linguine con le canocchie
Ci vogliono più o meno mezzo chilo di canocchie, due etti linguine, un etto di pomodori ciliegino e le solite cose come olio, sale, aglio peperoncino e prezzemolo e un poco di pazienza perché pur essendo una ricetta molto semplice ci si deve applicare. Allora si fa così: si prendono le canocchie e si lavano e si estrae la polpa dal carapace. Questa è l'operazione delicata perché le bestie hanno tutt'intorno un bordo seghettato che punge. Il modo migliore è: togliere la testa e con un paio di forbici si tagliano i due lati, quelli seghettati e così si può recuperare la polpa. Ora le teste si cucinano in padella con un filo di olio, aglio e peperoncino e si sfuma con vino bianco secco. Finita la cottura delle teste schiacciatele con un cucchiaio per far uscire i liquidi gustosi e rimuovetele. Aggiungere i pomodorini divisi un quarti e fate cuocere per 10 minuti, si aggiunge la polpa delle canocchie e dopo un minuto si spegne. Nel frattempo avete fatto cuocere le linguine in abbondante acqua salata che una volta scolate si fanno saltare in padella con le canocchie e tutto il resto. Alla fine cospargete, ma con parsimonia, di prezzemolo.
sabato 14 giugno 2014
Salmone in salamoia
Bisogna comprare mezzo salmone, la parte posteriore c.a. un Kg. lavarlo e squamarlo e asciugarlo.
Si divide in due longitudinalmente e si toglie la lisca, operazione semplice perché c'è solo la lisca centrale, le due parti si ricongiungono inserendo all'interno un'erba a piacere, l'aneto rappresenta un po' lo standard ma io preferisco di solito l'origano; questa volta ho messo il timo - citronella è quello che sa' di limone. M'è piaciuto. Ricomposto il mezzo salmone farcito con le erbe si adagia su un letto composto da 1/2 di sale fino, 1/2 di zucchero, pepe schiacciato a piacere. Si ricopre con lo stesso composto e si pressa con un peso da circa un chilo.
Il tutto in frigorifero per un paio di giorni, anche per tre non gli fa male, dopo due apritelo e assaggiatelo controllate che non stia diventando salato. L'effetto è quello del salmone affumicato ma senza il sapore del fumo. Si può mangiare allo stesso modo, è delicatissimo e perde il sapore di pesce grasso che di solito contraddistingue il salmone. Per carità è anche il suo buono ma questa preparazione è davvero deliziosa e permette di conservarlo per almeno una settimana. E' una specie di roast beef di pesce, ottimo per preparare tramezzini e crostini e per aperitivi. In questo caso (qui a fianco) con pane tostato, una salsa di yogurt e senape dolce e timo fresco.
Vino bianco oppure, data la stagione, bière blanche con una fetta di limone.
P.S. Non fatevi spaventare dallo zucchero, non da alcun sapore alla preparazione, tant'è che mi domando a che serve, forse solo a diluire il sale.
Si divide in due longitudinalmente e si toglie la lisca, operazione semplice perché c'è solo la lisca centrale, le due parti si ricongiungono inserendo all'interno un'erba a piacere, l'aneto rappresenta un po' lo standard ma io preferisco di solito l'origano; questa volta ho messo il timo - citronella è quello che sa' di limone. M'è piaciuto. Ricomposto il mezzo salmone farcito con le erbe si adagia su un letto composto da 1/2 di sale fino, 1/2 di zucchero, pepe schiacciato a piacere. Si ricopre con lo stesso composto e si pressa con un peso da circa un chilo.
Il tutto in frigorifero per un paio di giorni, anche per tre non gli fa male, dopo due apritelo e assaggiatelo controllate che non stia diventando salato. L'effetto è quello del salmone affumicato ma senza il sapore del fumo. Si può mangiare allo stesso modo, è delicatissimo e perde il sapore di pesce grasso che di solito contraddistingue il salmone. Per carità è anche il suo buono ma questa preparazione è davvero deliziosa e permette di conservarlo per almeno una settimana. E' una specie di roast beef di pesce, ottimo per preparare tramezzini e crostini e per aperitivi. In questo caso (qui a fianco) con pane tostato, una salsa di yogurt e senape dolce e timo fresco.
Vino bianco oppure, data la stagione, bière blanche con una fetta di limone.
P.S. Non fatevi spaventare dallo zucchero, non da alcun sapore alla preparazione, tant'è che mi domando a che serve, forse solo a diluire il sale.
domenica 5 gennaio 2014
Lonza di maiale con l'uva
Sono andato a trovare Andrea, Barbara e Giovannino a Scurzolengo nella loro nuova casa e a pranzo ho mangiato questo piatto di cui Barbara m'ha fornito la ricetta.
A contorno marmellata di lamponi, siamo in ambito austroungarico, o forse no ma la sensazione è di essere in Tirolo; invece siamo quasi in Langa
Fare un trito di aglio (2 spicchi) rosmarino sale e pepe e cospargere la carne, messa in una teglia con 4 cucchiai di olio. In forno a 200° per mezz'ora a rosolare, spruzzare di vino bianco, poi abbassare il forno a 170° e lasciare cuocere girando ogni tanto per h1,30. In fine aggiungere l'uva, da tavola bianca (l'ultima mezz'ora) e rimettere il forno a 200°. - Buon natale!!
PS. Barbara ha un forno meraviglioso.
A contorno marmellata di lamponi, siamo in ambito austroungarico, o forse no ma la sensazione è di essere in Tirolo; invece siamo quasi in Langa
Fare un trito di aglio (2 spicchi) rosmarino sale e pepe e cospargere la carne, messa in una teglia con 4 cucchiai di olio. In forno a 200° per mezz'ora a rosolare, spruzzare di vino bianco, poi abbassare il forno a 170° e lasciare cuocere girando ogni tanto per h1,30. In fine aggiungere l'uva, da tavola bianca (l'ultima mezz'ora) e rimettere il forno a 200°. - Buon natale!!
PS. Barbara ha un forno meraviglioso.
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