Gli ingredienti sono semplici ma ciò che li rende unici è il peperone. Si devono usare i peperoni sott'aceto, possibilmente rossi. Quando è il tempo, cioè a fine agosto si raccolgono i peperoni o si comprano e si mettono così come sono, avendo la cura di lavarli e asciugarli, in un contenitore pieno d'aceto. Se l'aceto dovesse essere troppo forte si aggiunge un terzo d'acqua. I peperoni galleggiano, per cui si deve provvedere a metterci un peso sopra per tenerli immersi. A Natale saranno pronti .
Per farne sei di piccola taglia ci vogliono i seguenti ingredienti: Mollica di pane tipo pugliese circa tre etti, aglio finemente tritato due spicchi , acciughe in salamoia dieci filetti, olive kalamata due etti, uova di gallina due, capperi cinquanta grammi, formaggio pecorino grattugiato trenta grammi.
Si comincia facendo soffriggere il pane sbriciolato in poco olio e un poco di sale. Una volta raffreddato, si uniscono tutti gli ingredienti, formando un impasto morbido ma consistente. Le olive vanno in parte tritate e in parte denocciolate. I capperi anche. A questo punto si puliscono i peperoni togliendo il picciolo e i semi che si trovano all'interno, attenzione perché sono abbastanza delicati, si fanno sgocciolare e si asciugano molto bene. Ora si riempiono ben bene fino in cima, per chiuderli si usa un pezzo di crosta del pane ritagliata a misura per ciascun peperone.
In una padella fonda si porta ad ebollizione circa un litro d'olio di arachidi, mia mamma usa quello ecstra vergine di olive, secondo me costa troppo e il risultato è troppo connotato dall'olio. Ora si fanno friggere un paio per volta avendo cura di rigirarli sovente. In un quarto d'ora dovrebbero essere cotti.
Si fanno sgocciolare su carta paglia e sono pronti. Io consiglio di mangiarli freddi il giorno successivo in maniera che l'impasto prenda un po' del sapore dell'aceto contenuto nel peperone.
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