sabato 12 gennaio 2013

Ratatouille improvvisata

Non è il periodo ma tant'è, le verdure nascono tutto l'anno negli scaffali del supermercato. Questo è il periodo delle verze e delle rape, che tristezza.
Avevo in frigo qualche peperone e delle patate, le cipolle e i capperi. Ho comprato una melanzana ed ho fatto questa ratatouille improvvisata.
Tre peperoni rossi, una melanzana, tre patate, una cipolla dorata di belle dimensioni, una manciata di capperi sott'aceto, olio d'olive, mezza tazzina d'aceto. Procedura standard. Lavare ripulire e tagliare.
Si fa scaldare l'olio e si mette tutta le cipolla, quando è appassita si aggiungono i peperoni e si alza un poco il fuoco per non bloccare la cottura. Bisogna fare in modo che frigga e non frigga.
Si aggiungono le melanzane, dopo un pochino le patate. Le patate devono essere aggiunte ad un terzo della cottura altrimenti poi si spappolano. Infine capperi e sale, mezzo bicchiere di acqua calda e il coperchio. Quando tutto è cotto si aggiunge mezza tazzine di aceto bianco e si alza il fuoco mescolando delicatamente. Appena è evaporato l'aceto spegnete. Ci vorranno in tutto circa trentacinque minuti di cottura. Questa è una ricetta variabile, potete metterci tutti gli ortaggi che vi piacciono e ogni volta viene diversa. Come tutte le ricette che contengono molti sapori ha bisogno di riposare, così gli aromi hanno modo di amalgamarsi. Consiglio di prepararla la sera e di consumarla, riscaldata a colazione il giorno successivo con l'aggiunta di olio d'oliva crudo e un poco di pepe macinato al momento.

martedì 8 gennaio 2013

Zuppa del Casale

Ogni tanto ci riprovo, devo anche ammettere che non è una delusione completa. Il prodotto è surgelato da una nota marca e il prezzo si aggira sui due euro per seicento grammi e quattro persone. Questa volta la busta contiene: cereali integrali 28,3% (avena integrale reidratata, farro integrale reidratato), brodo vegetale ( ingredienti: acqua, sale estratto di lievito, cipolla, carote, pomodoro, olio d'oliva, sedano, prezzemolo, aglio), verza, fagioli cannellini reidratati, 12,8%, cavolo nero 7,8%, bietola, patate, polpa di pomodoro, zucchine, carote, olio extravergine d'oliva 0,9%, cipolla, porro, sale, sedano, aglio, pepe nero, peperoncino. Si aggiunge centocinquanta millilitri d'acqua e si fa bollire per otto minuti, io ne ho aggiunti il doppio perché volevo una minestra. Nonostante tutta questa roba risulta piuttosto insipido, nonostante sia specificato di non aggiungere sale, bisogna aggiungerne parecchio. Giusto per non fidarmi l'ho preparato con un soffritto di cipolla bianca.
Un discorso a parte si dovrebbe fare per le immagini. La foto del piatto non è un gran che lo ammetto ma comunque da un'idea abbastanza realistica e precisa del risultato. Se la si confronta con quella sulla confezione fa piuttosto schifo. La mia domanda è: con il contenuto della busta è possibile realizzare un'immagine come quella sulla confezione?
Il tutto risulta commestibile e direi anche gradevole, ma la differenza estetica è stridente.


domenica 6 gennaio 2013

Peperoni imbottiti

Questa è una ricetta di famiglia, si prepara per le feste natalizie. Oggi è la Befana e le feste sono finite.
Gli ingredienti sono semplici ma ciò che li rende unici è il peperone. Si devono usare i peperoni sott'aceto, possibilmente rossi. Quando è il tempo, cioè a fine agosto si raccolgono i peperoni o si comprano e si mettono così come sono, avendo la cura di lavarli e asciugarli, in un contenitore pieno d'aceto. Se l'aceto dovesse essere troppo forte si aggiunge un terzo d'acqua. I peperoni galleggiano, per cui si deve provvedere a metterci un peso sopra per tenerli immersi. A Natale saranno pronti .
Per farne sei di piccola taglia ci vogliono i seguenti ingredienti: Mollica di pane tipo pugliese circa tre etti, aglio finemente tritato due spicchi , acciughe in salamoia dieci filetti, olive kalamata due etti, uova di gallina due, capperi cinquanta grammi, formaggio pecorino grattugiato trenta grammi.
Si comincia facendo soffriggere il pane sbriciolato in poco olio e un poco di sale. Una volta raffreddato, si uniscono tutti gli ingredienti, formando un impasto morbido ma consistente. Le olive vanno in parte tritate e in parte denocciolate. I capperi anche. A questo punto si puliscono i peperoni togliendo il picciolo e i semi che si trovano all'interno, attenzione perché sono abbastanza delicati, si fanno sgocciolare e si asciugano molto bene. Ora si riempiono ben bene fino in cima, per chiuderli si usa un pezzo di crosta del pane ritagliata a misura per ciascun peperone.
In una padella fonda si porta ad ebollizione circa un litro d'olio di arachidi, mia mamma usa quello ecstra vergine  di olive, secondo me costa troppo e il risultato è troppo connotato dall'olio. Ora si fanno friggere un paio per volta avendo cura di rigirarli sovente. In un quarto d'ora dovrebbero essere cotti.
Si fanno sgocciolare su carta paglia e sono pronti. Io consiglio di mangiarli freddi il giorno successivo in maniera che l'impasto prenda un po' del sapore dell'aceto contenuto nel peperone.


martedì 1 gennaio 2013

Auandi

La zia, Si chiama Vera è una vera zia.
Ieri ha fatto gli struffoli e siccome si parlava di auandi già che c'era me ne ha fatti un po.
E' un dolce che si fa per carnevale, ma siccome è lo stesso impasto degli struffoli e ce l'aveva pronto me li ha fatti seppur contravvenendo alle regole.
Per l'impasto e gli ingredienti si veda gli struffoli.
Però poi invece che fare delle palline si spiana e si realizzano delle striscioline lunghe circa cinquanta centimetri e larghe un dito, si fanno girare un paio di volte intorno alla mano e si chiudono con un nodo lasco. La foto lo spiega meglio.
Si fanno friggere in abbondante olio bollente, si scolano e sono pronti.
Si può cospargerli di zucchero a velo. Io preferisco di no.
Mi raccomando, per carnevale.

sabato 29 dicembre 2012

Colazione sotto la pergola

Sono tornato a Raviscanina, vedi due matrimoni. E’ il trenta dicembre ma il clima è di nuovo mite. Allora colazione sotto la pergola che ora è spoglia e il sole scalda.

Salsiccia fresca di puro maiale con il finocchietto e il pepe, olive verdi conciate con l’origano e il peperoncino. Pane di grano cotto col forno a legna e vino locale. Quest’ultimo leggerino e un poco frizzante. A piacere taralli napoletani con le mandorle e il pepe.
La salsiccia è prodotta artigianalmente dal macellaio di Sant’Angelo il signor  Franco,
fornitore ufficiale di famiglia. Il cielo terso e sereno senza vento, il panorama è quello dei ricordi e non ha subito troppe ingiurie.

martedì 25 dicembre 2012

Frittura d'agnello

La coratella, le interiora dell'agnello. Cibo ancestrale e pochissimo moderno, almeno qui in Italia. I francesi hanno un rapporto con le frattaglie molto più frequente di noi, nei migliori ristoranti è comune trovare nel menù sanguinacci, rognoni e fegati in varie ricette tutte buonissime.
Veniamo a noi. Si lavano e tagliano a pezzetti tutte le parti che ci sono a disposizione, si separa il fegato e si tiene da parte. In una padella abbastanza fonda si fa rosolare della cipolla con rosmarino e peperoncino, prima che la cipolla sia bruna si aggiunge la frittura tranne il fegato. Si fa rosolare a fuoco vivo aggiungendo un mezzo bicchiere di vino bianco. Quando è evaporato il vino ed è a mezza cottura si aggiunge il fegato e della salsa pomodoro, si mette il coperchio e si porta a cottura, ci vogliono circa venti minuti in tutto. Dipende da quanto grandi sono i pezzetti. A questo punto si sala e si serve ben caldo. Ve lo consiglio col riso bianco e un vino rosso di corpo.
E' una specie di spezzatino dal sapore molto intenso con un vago sentore di pecora. Lo mangiavo fin da bambino e ne vado tuttora ghiotto. Metto pochissime spezie e non metto limone ne aceto per non coprire il sapore originale della pietanza. Non è obbligatorio mangiarlo e quindi perché camuffarne il sapore?

lunedì 24 dicembre 2012

Patate bollite

Per due , tre etti e mezzo di patate gialle.
Si lavano e si fanno bollire con la buccia, spellate da calde e tagliate in dadi da fredde.
La salsa per condirle: Olio extra vergine d'olive tre cucchiai, cipolla tagliata sottile, aglio uno spicchio finemente tritato, senape di Digione un cucchiaino, miele un cucchiaino, acqua tiepida tre cucchiai, limone tre cucchiai, sale un pizzico, prezzemolo un cucchiaio. Si sbatte con una frusta per farne un'emulsione e si condisce. E' un contorno eccellente per la mozzarella di bufala.